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Gli splendidi scenari ambientali del vasto territorio di Dorgali ospitano da qualche anno, tra la fine del mese di Aprile e i primi giorni di Maggio, la MAGNALONGA DORGALESE, un percorso enogastronomico della lunghezza di circa nove chilometri alla scoperta di angoli di paesaggio di grande suggestione e di terre che la mano dell’uomo ha sapientemente trasformato e reso produttive creando lavoro e benessere. Sentieri di uso antico accompagnano i visitatori alle diverse tappe di un piacevole viaggio nel quale si cammina per degustare una grande varietà di piatti della cucina tradizionale locale e vini di notevole pregio, orgoglio dei tanti viticultori di Dorgali.
Nata nella primavera del 2013 su iniziativa dei volontari della locale Associazione Volo Sportivo, la manifestazione si propone di raccogliere risorse finanziarie da utilizzare per il completamento di un’aviosuperficie realizzata su un fondo di circa 10 ettari messo a disposizione dal Comune di Dorgali. Quell’area, occupata in passato da un’azienda cooperativa agricola, ospita oggi una pista in terra battuta della lunghezza di oltre 700 metri e una pista di atterraggio per elicotteri, entrambe dotate di certificazione ENAC. Il recupero e la ristrutturazione di vecchi edifici rurali hanno consentito la realizzazione di aule e laboratori per le attività didattiche della scuola di volo e di paracadutismo. Altri locali sono stati adibiti a foresteria e magazzini.
Lo scopo sociale dell’Associazione è quello di promuovere tutte le attività legate alla pratica degli sport dell’aria creando un vero e proprio centro per il volo sportivo e garantire assistenza logistica ai sempre più numerosi frequentatori dell’aviosuperficie. Altro progetto ambizioso del gruppo di volontari consiste nella realizzazione di strutture capaci di accogliere e ospitare velivoli ultraleggeri e di dare adeguate risposte alla crescente domanda di questa nuova forma di turismo, destinato a diventare un ulteriore elemento di attrazione per il nostro territorio. La MAGNALONGA DORGALESE, giunta alla 7^ edizione, è ormai diventata evento di rilevanza turistica, capace come è di attirare gli amanti dell’escursione, del turismo ambientale legato al cibo e alle tradizioni. L’esposizione e la vendita di prodotti dell’artigianato locale e di prodotti tipici, allestita con grande cura nella tappa di partenza e di arrivo, costituisce un efficace stimolo alla crescita dell’indotto.
MAGNALONGA 2013
La prima edizione della MAGNALONGA DORGALESE si è svolta il 28 Aprile 2013, otto chilometri di camminata lungo l’antica via consolare aperta dai Romani intorno al II secolo d. C. Un percorso attraverso dolci rilievi ammantati da piccoli vigneti di antica tradizione, oliveti e frutteti che i primi viticultori dorgalesi fecero nascere nei terrazzamenti ricavati con grande fatica sui dorsi collinari. In un ambiente naturale ricco di angoli suggestivi, in una armoniosa alternanza di fitta macchia, muri a secco e piccole valli scavate dai corsi d’acqua, una gradevole salita ha condotto i visitatori alla scoperta del colle basaltico di Filieri. Quello che è ormai considerato un luogo simbolo dell’antica arte vinicola dorgalese, è un piccolo Eden che dietro i muretti a secco custodisce varietà di antiche piante da frutto, preziose biodiversità da salvare. Nove le soste previste per la degustazione dei piatti tradizionali, una straordinaria varietà di pietanze e la proposta dei pregiati Cannonau prodotti dalla Cantina sociale di Dorgali. Quella prima edizione della MAGNALONGA DORGALESE, con una grande affluenza di visitatori e il notevole interesse suscitato dall’iniziativa a livello regionale, diventava così solo l’inizio di un percorso per far conoscere nuovi aspetti della realtà turistica di Dorgali e Cala Gonone.
MAGNALONGA 2014
Il giorno 26/04/2014, in una domenica di una primavera ancora incerta, si svolgeva la seconda edizione della MAGNALONGA su un nuovo e suggestivo percorso scelto all’interno del vasto territorio dorgalese, quello che si affaccia sulla piana e sul mare della Baronia. Era la MAGNALONGA DELLE CHIESE CAMPESTRI, un viaggio ad anello lungo i sentieri dell’antica devozione popolare, ma anche delle grandi feste legate alla tradizione religiosa. Dalla chiesetta dedicata alla Madonna di Valverde, un edificio di culto di stile spagnolo sorto nel 1664 a quella in onore martire bizantino Giovanni Crisostomo, un sentiero percorso per secoli dai caprari ha guidato i visitatori verso altri scenari tipici dell’agro di Dorgali, tra i pascoli e i nuovi vigneti del vasto pianoro che dolcemente digrada verso la costa e il mare di Orosei. La chiesa campestre di Su Babbu Mannu - così la devozione popolare definiva lo Spirito Santo - e quella dedicata a San Giovanni Battista, in prossimità della sorgente termale di Su Anzu, edifici di culto sorti nel XVII secolo, hanno riaperto le loro porte per accogliere i visitatori. Nonostante il tempo a tratti inclemente, in tanti hanno voluto onorare, oltre alla grande varietà di pietanze proposta dagli organizzatori, anche la conoscenza di queste preziose espressioni architettoniche legate alla cultura e alla tradizione religiosa di questa comunità. La MAGNALONGA DORGALESE del 2014, per molti versi, ha ricreato quell’atmosfera di festa tipica delle antiche ricorrenze religiose popolari.
MAGNALONGA 2015
Quella che si è svolta sabato 2 Maggio 2015 è stata la MAGNALONGA DEI NURAGHI, una passeggiata di 8 chilometri all’interno di quella parte dell’agro dorgalese che è da considerarsi un vero parco archeologico. Lungo l’esteso altipiano basaltico tra le “Paules” di Biriddo e la profonda valle scavata dal fiume Cedrino si incontrano infatti alcune tra le testimonianze più significative della storia più antica della Sardegna: aree di culto riferibili al periodo pre nuragico, sepolture collettive più conosciute come tombe di giganti, villaggi, tempietti a megaron, torri nuragiche di tipo semplice e complesso, monumenti di un periodo storico straordinario e ancora pieno di mistero che gli studiosi collocano tra l’Eneolitico, l’Età del Bronzo Antico e l’Età del Primo Ferro, dal III Millennio al VI secolo a. C. , l’alba della storia delle nostre genti. Biristeddi , Prugatoriu, Serra Orrios, Noriolo, Oveni, Sa ‘Icu sono i nomi di alcune delle tappe di questo affascinante percorso nelle quali le centinaia di visitatori hanno degustato i piatti della gastronomia dorgalese, dagli antipasti di salumi, ai macarrones de punzu, agli arrosti misti cotti alla brace, ai formaggi del locale Caseificio. I corposi e fruttati rossi delle vigne dorgalesi hanno contribuito non poco a rallegrare questa festa di popolo. Mai , i calici della MAGNALONGA sono rimasti vuoti.
MAGNALONGA 2016
L’edizione del 2016 è stata definita la MAGNALONGA DEL SUPRAMONTE E DEL MARE. Iscrizione, consegna del calice e partenza dalla pineta che domina l’abitato di Dorgali. Percorsa un’antica carrareccia scavata sulla roccia calcarea che mostra ancora i segni del continuo passaggio di carri a buoi, si è attraversata Sa Galaria ‘Ezza, la prima galleria aperta con l’esplosione di mine e colpi di piccone, che a partire dal 1860 consentì ai dorgalesi di raggiungere il mare di Cala Gonone. Lo sguardo dei partecipanti – sempre da contare a centinaia – ha potuto così spaziare sull’incredibile panorama di montagne che abbraccia la costa di Cala Gonone. Uno sguardo dall’alto sul golfo i suoi bastioni di roccia e le profonde cale, proprio come faceva in un tempo assai lontano chi viveva da queste parti. Chi aveva scelto queste terre ben sapeva che i pericoli venivano proprio da quel mare che si guardava con la paura di scorgere navi all’orizzonte, con il terrore dell’arrivo di predoni che portavano distruzione e morte . L’escursione enogastronomica ha poi percorso i sentieri dei carbonai, toccato antichi e monumentali pinnettos dei caprari prima di raggiungere il complesso archeologico di Nuraghe Mannu con la sua torre che domina l’intero golfo. Costruito nel Bronzo Medio – tra il XVII e il XIII secolo a. C. – il villaggio divenne, a partire dal II secolo a. C. una postazione romana, dotata di abitazioni, botteghe e magazzini. Circa nove chilometri di piacevole camminata, dieci soste per degustazioni di tipiche pietanze, fra le quali, in piena armonia con l’ambiente, non poteva mancare l’arrosto di carne di capra.
MAGNALONGA 2017
Il percorso della MAGNALONGA DORGALESE ha abbracciato nel 2017 la valle di Oddoene, terra ricca di storia in un passato lontano, e diventata in un tempo abbastanza recente simbolo del riscatto dalla miseria per moltissimi braccianti e contadini che in quella valle avevano ottenuto dal Comune la concessione di un lotto di terra da bonificare e coltivare. Nel II secolo d. C. i Romani attraversarono la valle con una importante via consolare, aperta per collegare i porti di Caralis e di Olbia, luogo di transito per le schiere di legionari, ma soprattutto via di traffico commerciale. Quella importante strada toccava Viniolis, stazione romana citata nell’itinerario di Antonino, che gli storici localizzano tra l’attuale abitato di Dorgali e la valle. Nel nome Viniolis si legge chiaro il riferimento a un luogo di produzione vinicola, una conferma dell’ipotesi che il vino delle nostre terre ha storia molto antica. A seguito delle bonifiche avviate da contadini e braccianti a partire dagli anni Trenta del Novecento e portate avanti fino alla fine degli anni Sessanta, la vallata di Oddoene è diventata la terra delle vigne e degli olivi, terra dalla quale giungono le eccellenze della produzione vinicola dorgalese. La MAGNALONGA del 2017 è nata per questo NEL SEGNO DI VINIOLIS, per celebrare la produzione vinicola di Dorgali, perché vino da noi, da molto tempo, vuol dire lavoro e benessere. Il grande cortile della Chiesa campestre dedicata alla Vergine del Buoncammino, un edificio aperto al culto nel XVII secolo, ha accolto la folla dei partecipanti la mattina del 30 Aprile. In ogni tappa, tra distese di viti, oliveti e mandorleti, dalle limpide acque del Rio Frumeneddu, al salto di Cucuttu in Erva, dal villaggio tardo nuragico di Sos Mucarzos, a Sa Adde de Sa Icu, da Imanzas e Biriculi, alla storica Vigna Sociale, il piacevole incontro con le tipiche pietanze della cucina dorgalese, i rinomati vini bianchi e rossi, i formaggi e i dolci tradizionali. E’ stato ancora una volta un successo, decretato dall’ entusiasmo e dallasoddisfazione dei partecipanti, accorsi ancora in gran numero.
MAGNALONGA 2018
La MAGNALONGA DORGALESE del 29 Aprile 2018 - giunta alla sesta edizione . ha toccato altri suggestivi scenari di un territorio che ha la fortuna di offrire al visitatore una straordinaria varietà di paesaggi. Il percorso enogastronomico di 9000 metri ha guidato i partecipanti lungo i sentieri dell’ altipiano basaltico che si affaccia sulle acque del lago del Cedrino, altro angolo ricco di storia, di campagne coltivate e oasi incantate che la natura si è sbizzarrita a creare tra colonnati basaltici, profonde valli boscose e inaccessibili pareti di calcare. Sul pianoro, tra pascoli, antichi oliveti e vigneti di nuovo impianto, emergono significativi resti della civiltà dei nuraghi: le rovine di una torre nuragica, una fonte sacra con copertura a tholos e resti di una tomba di giganti. Ma la parte più affascinante del viaggio è stata indubbiamente l’incontro con il lago, il breve percorso in battello e la scoperta di un boscoso sentiero fra due chiese, due edifici di culto sorti intorno alla metà del 1600, luoghi, per secoli, molto cari alla devozione popolare. Le chiese, piccoli gioielli di architettura povera di epoca spagnola, sono dedicate a San Pantaleo dottore, santo guaritore di epoca bizantina, e alla Vergine degli Angeli, luogo nel quale dal 1806, per decreto del Papa Pio VII, era possibile ricevere il Perdono di Assisi, l’indulgenza plenaria. Anche in questa edizione il percorso si è articolata in otto tappe. Ad ogni sosta, una stuzzicante proposta gastronomica, dagli antipasti, agli arrosticini di pecora, alle gustose frittelle, poi i ravioli alla dorgalese, varietà di arrosti, la selezione di formaggi locali e i dolci tradizionali. Il meglio della cucina dorgalese in un ambiente incantato, e una vera e propria folla di partecipanti in un clima di festa che non è stato turbato neppure da un improvviso e violento acquazzone pomeridiano. L’organizzazione ha superato con disinvoltura anche questo inatteso contrattempo.
MAGNALONGA 2022
L'edizione 2022 della MAGNALONGA DORGALESE ci ha portato ad esplorare un percorso ad anello di 9000 metri, Gutturos Rios e Montes (letteralmente, gole fiumi e monti), alla scoperta di alcuni tra i luoghi più belli e meno conosciuti del territorio dorgalese. Il nostro camminare ci ha portato su un bellissimo canyon basaltico con le limpide acque del Rio Caddaris che si riversano sul tratto finale del Rio Frumeneddu. I panorami che si stagliano tra le profonde gole basaltiche si intervallano con il bianco calcare delle rive del Frumeneddu regalando uno spettacolo unico, accompagnato dalle degustazioni divise in 9 tappe. Immersi in una natura selvaggia, abbiamo riscoperto testimonianze archeologiche e agropastorali che ci hanno fatto innamorare della Sardegna che uno non si aspetta, quella delle zone interne, quella dai sapori forti e autentici.
Nel corso della manifestazione "Magnalongadorgalese" è indetto un concorso fotografico aperto a tutti i partecipanti che avranno piacere di cogliere gli scatti degli attimi più belli e gli angoli più interessanti della passegiata enogastronomica.
© Magnalonga Dorgalese
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photos by Alessandro Spanu
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